“IO SONO L’IMMACOLATA CONCEZIONE “




Poche righe per ricordare l’importanza della giornata che onora Maria, l’8 dicembre, con il dogma dell’Immacolata concezione. 
Dogma, ovvero verità di fede, proclamato da papa Pio IX nel 1854, che sancisce la preservazione dal peccato originale di Maria. Confermato personalmente dalla Santissima Vergine il 25 marzo del 1858 a Lourdes e oggi insidiato dai dubbi elargiti dalla chiesa protestante bergogliana. 
Dio Padre con Maria ha preparato una degna dimora per Suo figlio ed ella ha saputo serbare tale quella dimora senza corrompersi come invece aveva fatto Eva. Maria nasce in un mondo di peccato e rimane pura mentre Eva nasce in un mondo puro e si corrompe.
Maria Santissima non si è mai beata di aver fatto la volontà di Dio, perché in tal senso esalterebbe sè stessa, umilmente ha chiesto la protezione totale di Dio, che l’ha tenuta Santa, anche durante la Passione che ha vissuto accanto a suo Figlio.
È Maria che rimette ordine nelle “cose di Dio” sconvolte dal  serpente maledetto e dalla disubbidiente Eva. Per fare ciò la Vergine non può essere macchiata dello stesso peccato della prima donna. 
L’angelo che saluta Maria con ”AVE” sottolinea l’anagramma con Eva e così evidenzia la missione ripartire della Vergine, che la rende Corredentrice.
Il 21 dicembre 2018 parlando di Maria Santissima e del giusto Giuseppe, Bergoglio dice: “santi non si nasce, si diventa, e questo vale anche per loro.”, negando il dogma dell’immacolato concepimento. Infatti non essendo nata Santa ma essendosi santificata in vita, per Bergoglio anche Maria nasce con la macchia del primo peccato…..
Povero Jorge Mario che oramai è solo un imbroglio…. 
Noi vi esortiamo a meditare l’8 dicembre, pregando per questa umanità traviata, consapevoli che solo grazie all’Immacolata l’uomo potrà ritornare a Dio, altrimenti sarebbe eternamente dannato. 
Sia lodato Gesù Cristo. 

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