LA FABBRICA DELLA RELIGIONE...

L'umanità intera si è fabbricata una religione a suo piacimento, secondo le proprie esigenze e le proprie opportunità. Non di meno sono i cristiani cattolici che come apostolici hanno perso tutte le tradizioni dei Padri della Chiesa; è lo stesso Bergoglio che, senza riluttanza, ha predicato durante la Messa per la Caritas Internationalis il 23 Maggio scorso : "La chiesa ha bisogno del coraggio di lasciare andare le sue tradizioni.", ma non è stata la prima volta che questo fantomatico cristiano esordisce con certe corbellerie. Infatti in mondo visione durante la visita pastorale in Marocco di quest'anno annuncia un nuovo messaggio : "...vorrei ribadirlo chiaramente: in ogni religione c’è sempre un gruppo integralista che non vuole andare avanti e vive dei ricordi amari, delle lotte passate......".

Ciò che viene sminuito, con le frasi bergogliane, E' IL NOSTRO BAGAGLIO SPIRITUALE, il Credo, la Fede, che possiede radici millenarie e deve rimanere IMMUTATO nel tempo.
E' palese che Francesco I non crede in ciò che rappresenta e si nasconde dietro al modernismo per tentare di fondare la famosa e già discussa unica religione mondiale e appagare il suo desiderio di sconfiggere satanicamente la vera e unica religione a cui tutti gli altri si devono convertire: la CRISTIANA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA.
La logica ci dice che in ogni religione umana, ci siano gruppi integralisti, visto che l'uomo non ha la perfezione di Dio, ma non nella religione cristiana cattolica apostolica romana, ciò significherebbe unicamente ESSERE ATEI.
 In Matteo 28,16-20 sulla missione universale dei discepoli si legge chiaramente:
"Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".

FINO ALLA FINE DEL MONDO è una frase che impera, è un comando non modificabile !!!
Il vero dilemma dei nostri tempi è dettato da un'epoca di benessere, dove tutti agiatamente vivevamo senza la presenza di Dio. Gli anziani  rilegati tra loro, non hanno potuto lasciare ai figli e ai nipoti la tradizione cristiana, come loro stessi avevano ricevuto dai loro padri. Ecco che la tradizione apostolica dei discepoli di Cristo è stata ingenuamente interrotta a vantaggio di Satana che ha visto in questo attimo il momento di entrare con forza per destabilizzare le colonne portanti del cristiano. Entrano i dubbi, che la scienza largamente asseconda, e non solo il popolo, ma anche i prelati, si annichiliscono mettendo in discussione 2000 anni di Credo.  Ecco perché sono i primi, i preti, ad avere paura, loro non credono che Dio comandi su tutto l'universo. Tutti arriviamo da Lui, perfino  gli inferi sono opera Sua.
Sacerdoti non credete che la vostra forza e potenza sta nella Bibbia e nei Vangeli (non quelli modificati recentemente) e che tutti indistintamente siete esorcisti e non avete bisogno di un permesso scritto dal vostro superiore, per esercitare i doni che Dio stesso vi ha regalato nel momento della vostra investitura a soldati di Cristo Re.
E così  ora che il tempo ci è tiranno, tra crisi materiali e malesseri spirituali, diamo la colpa sempre a Dio, lo bestemmiamo, lo abbandoniamo, non solo, ma condanniamo anche chi crede fermamente che l'unica via di salvezza sia ritornare a Lui, il nostro Creatore. Lo abbiamo sostituito per i nostri interessi: potere, lussuria, denaro. Doni del demonio,  che vuole far credere di non  esistere. 

Il Padre non si accomoda ai nostri voleri, ma non interviene presso chi non lo cerca, perché un Suo grande atto d'Amore è stato il libero arbitro, ci lascia liberi di crearci illusioni terrene, che con la dipartita da questo mondo si sgretolano davanti alla mera verità.
Satana, invece, corrompe e divide. Non passò molto tempo prima che la religione pura, che invocava il nome di Dio venisse corrotta dall'idolatria e divisa in centinaia di religioni.
Ai tempi di Noè, il nome di Dio era stato del tutto dimenticato, e "tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo" (Genesi 6:5). Proprio come ora che oltre ad essere dimenticato, Dio viene bestemmiato ed incolpato.
La menzione successiva all'invocazione del nome di Dio risale a quando Abramo "costruì un altare all'Eterno e invocò il nome dell'Eterno."(Genesi 12:8)
La religione pagana più antica della quale abbiamo prove di un seguito organizzato è quella egiziana. La cultura egiziana, con i suoi molti dei, era già ben stabilita ai tempi descritti nell'ultima parte del Libro della Genesi e nel libro dell'Esodo. Abramo aveva a che fare con un Egitto benestante, che prosperava, e con il suo faraone (Genesi 12:10).
Ai tempi di Mosè, nel VX secolo a.C., Il Signore rivelò ancora una volta il Suo nome (Esodo 3:14) e codificò la religione per gli israeliti. Quei codici che sono i nostri 10 comandamenti.
Invocare il nome di Dio era dato per l'abbandono di tutti gli altri dei (Esodo 20:3–4).
Ecco che nel mondo pagano e politeistico, spicca il monoteismo degli ebrei come luce nell'oscurità.
Il Cristianesimo è in realtà il proseguimento del piano di Dio per gli israeliti, che però non hanno colto l'avvenuta di Cristo. Il Vangelo è "la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco" (Romani 1:16).
Dunque, la storia del mondo consiste in un ciclo di rivelazione divina all'umanità, atto ad allontanare l'uomo dalla conoscenza puramente umana, per il ripristino della Verità Divina.  Ripercorrendo questa linea di verità si può dire che l'adorazione di Dio in Cristo sia la religione più antica del mondo, con i suoi momenti difficili, dove tentava di primeggiare Satana, ma ha sempre comunque vinto.
Ora sta a noi schierarci: o con Dio e la verità eterna o contro di Dio, con Satana e la Sua fabbrica di distruzione.