COnTRAdDIzIONI...


Siamo delusi da questo tempo così “fariseo”. I sacerdoti saccenti non hanno compreso l’essenza divina; più sono pluridecorati dall’uomo, con lauree teologiche e più sono distanti dalla Verità.

In Geremia si legge : ” maledetto l’uomo che confida nell’uomo.”

Quei pochi sacerdoti che sono ispirati dal Cristo sono ostacolati e derisi, mentre il clero restante è cieco. La confusione imperante logora le anime che sbattute alla deriva imparano a vivere in una superficialità che è demoniaca. La società stessa è demoniaca e il futuro precario….

L’esempio che oggi vogliamo portarvi è quello di Padre Ariel Levi di Gualdo, teologo dogmatico, sacerdote dal 2011, esorcista  e mendace. Anche se conosce a memoria le parole della sacra Bibbia, che recita a perfezione per impressionare chi lo sta ascoltando, non ne comprende il vero significato, ma fomenta e manipola il pensiero cristiano di quanti lo seguono, tanto da mettere in dubbio il vero Credo.

Sottolineiamo che egli è un esorcista, ma non crede che il sacerdote possa mettere in fuga il demonio. Dichiarò infatti di essere scettico di fronte a presunte possessioni diaboliche, tanto da considerarle casi di interesse psichiatrico. Egli afferma che il mistero del male è intelligenza allo stato puro, per questo nessun uomo è adatto a combattere con le proprie forze; ridendo di un confratello esorcista novantenne, che dichiarò invece, in televisione, di non avere paura del demonio. Ciò che non ha compreso don Ariel è di fondamentale importanza: se si fa scudo della propria vocazione, il presbitero non è più un semplice uomo, ma diventa strumento di Dio, pertanto può e deve combattere il demonio. Lo scetticismo di Don Ariel nasce dalla sua paura e la paura fonda le sue radici nella mancanza di fede.  Lo studio teologico, gl’impegni mediatici,  le apparizioni televisive, tolgono a don Ariel il collegamento con lo Spirito Divino; questa mancanza porta la sua anima nelle sibilline credenze sataniche … Egli considera i gay compatibili con il paradiso; dichiara di averli sempre trattati con il massimo rispetto,  dando a quanti si presentano al suo confessionale piena assoluzione … 

Questo sacerdote stima i gay, li assolve, li rispetta,  li considera degni di entrare in paradiso più di altri peccatori, ma allo stesso tempo insulta e beffeggia un suo confratello sacerdote: Don Alessandro Maria Minutella. Dichiarando le catechesi di quest’ultimo una “fucina di minchiate”

Ci sono dei controsensi che non ci tornano, questo patetico Don Ariel è preoccupato dal dramma di anime rovinate, perché influenzate da un sacerdote come Don Minutella che predica secondo il Vangelo di Cristo e non si preoccupa delle false assoluzioni che perpetra ogni qualvolta incontra in confessionale un “diversamente“ sessuato secondo i dettami di Dio !!!

D’altronde fa pensare il fatto che un unico sacerdote scomunicato, possa attirare l’attenzione discriminatoria di tutti i moderni confratelli, che invece non intendo più convertire, anzi ….

Il clero cominci a fate apostolato, non segretariato, smettetela di giudicare i confratelli per non discutere voi stessi; i controsensi di questa chiesa ex cristologica, ex sposa di Cristo, sono infiniti. Tutto è giustificato, tutto è permesso tranne che la Verità.

Sia lodato Gesù Cristo.

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