BASTA ERESIE….




A Lutero non piaceva la Chiesa cattolica, né fece una sua e creò la Chiesa luterana.
A Calvino non piaceva la Chiesa luterana di cui faceva parte e fondò la Chiesa riformata, detta anche calvinista. 
Al re d’Inghilterra Enrico VIII non piaceva che gli venisse negato un matrimonio cattolico, sposato sei volte, fondò la Chiesa anglicana ed agirò così il problema.
A John Smith non piaceva la Chiesa anglicana e fondò la Chiesa battista. 
A William Miller non piaceva la Chiesa battista e fondò la Chiesa avventista. 
A Charles Taze Russell non piaceva la Chiesa avventista e fondò i Testimoni di Geova.
A John Wesley non piaceva la Chiesa anglicana e fondò la Chiesa metodista.
A Joseph Smith non piaceva la Chiesa metodista e fondò la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni: i mormoni. 
Ad alcuni pastori non piaceva la Chiesa metodista e fondarono la Chiesa pentecostale.
A Papa Francesco I non piace Gesù Cristo; invece di imitare i protestanti e fondare una sua religione ha la pretesa di cambiare quella cristiana, costringendo i veri fedeli del Cristo a rimanere orfani. 
Jorge Mario Bergoglio va ben oltre la pratica del protestantesimo; dannando sé e i suoi seguaci, egli vuole che nessuno possa ereditare la dottrina trinitaria. 
A differenza degli altri scismatici, che hanno portato avanti il proprio credo, Bergoglio non ha fede, ma il suo obbiettivo è quello di fare la guerra a Dio. Ciò lo pone alla stregua di Satana. 
Non vogliamo scandalizzarvi, ma l’atteggiamento sovversivo di questo papato elude il libero arbitrio di ogni cristiano cattolico apostolico romano; libertà di scelta che neppure Dio ci ha mai tolto, eppure la chiesa moderna ci sta obbligando a dissacrare l’Eucarestia, a rinnegare la messa Tridentina, a destabilizzare i capisaldi della dottrina, dogmi compresi, cardini voluti da Gesù Cristo che li ha insegnati con l’esempio e le sofferenze. 
Lo scandalo che oggi vive la chiesa è voluto per la sua distruzione, innescato ai vertici, viene alimentato da tutti i prelati che accettano, ognuno per le proprie giustificazioni, di perseverare nel tradimento iniziatico dei farisei. 
Oggi la sposa di Cristo vive la nuova passione, ma il calvario non è vissuto nuovamente da nostro Signore Gesù Cristo, bensì da tutti i cristiani che in Lui credono, pertanto chi vi dice: “siate felici“ non può essere cristiano.
Dà scandalo vedere i sacerdoti negare l’Eucarestia in bocca; dà scandalo che i sacerdoti abbiano tolto gli inginocchiatoi dalle chiese; dà scandalo che i vescovi ambiscano a realizzare i piani demoniaci della massoneria. 
Non possiamo stare in silenzio, l’ora del Getsemani è passata, si dia inizio alla riappropriazione della nostra tradizione; rivogliamo che la fede cristiana sia identità divina e non ibrida confusione nefasta che conduce agl’inferi. 
Al clero, ai cardinali, ai vescovi e nello specifico a tutti i sacerdoti chiediamo integrità alla vocazione, ai fedeli chiediamo testimonianza. Scelta divina o scelta maligna si deve rispettare il libero arbitrio.
Vergognatevi voi vescovi che acclamate l’invasione delle altrui religioni spacciandole per integrazione. La vostra è politica a discapito del Vangelo, infatti avete abbandonato l’evangelizzazione per diventare politici.
Vi incontrate con imam, Dalai lama, patriarchi…. pur sapendo che evangelizzare dovrebbe portare frutti di conversione a Dio non viceversa. Difatti l’eliminazione dei crocifissi nei luoghi pubblici, delle recite religiose nelle scuole e asili, ma l’inalterato vestiario delle donne mussulmane o dei loro comportamenti, porta la logica a vedere una nostra sottomissione piuttosto che una decantata integrazione!!!
In particolare in questi giorni si è letto sui rotocalchi italiani del vescovo di Treviso (provincia del Veneto) mons. Michele Tomasi e della sua empatia verso l’Islam. Fattosi più volte portavoce della sua diocesi per la vicinanza ai mussulmani della cittadina, il 4 ottobre ha partecipato ad una veglia di preghiera organizzata dalla Caritas dove tra i partecipanti c’era l’imam dell’associazione culturale di un paese vicino. Ciò che disturba non è la politica che è emersa in questa veglia dove l‘imam ha sottolineato la misericordia e la compassione umanitaria che ci uniscono e il vescovo Tomasi ha parlato di sistemi economici ed equilibri internazionali, toccando i temi della fraternità secondo le regole bergoliane: “una fratellanza che è grande e pronta ad aprire le braccia, le case, le fabbriche, le parrocchie e le relazioni”; disturba che i nostri pastori si siano venduti a questa politica che ha un senso unico: il cristiano sia in sudditanza verso una religione che distrugge ed invade il nostro credo. Evidentemente i sacerdoti moderni non conoscono i martiri che con le crociate hanno impedito nei secoli che le cristiane portassero il burqa, ne hanno sentito nominare il Santo che fermò l’Islam: Padre Marco d’Aviano. 
Queste righe siamo d’aiuto ai cristiani tiepidi, ai sacerdoti mendaci, ai vescovi venduti, ai cardinali rei di corruzione, lapidazione, crocifissione, ma anche a tutti i credenti in Cristo, perché non smettano di avere fede, di combattere, di testimoniare con la propria esistenza la Verità di Dio.
Dalla eresia di Lutero sono nate altre eresie, altre religioni che oggi con il termine di fratellanza Bergoglio vuole radunare sotto la stessa chiesa, ciò permetterebbe a Satana di acquisire altre anime, ma come sempre il diavolo fa le pentole ma dimentica i coperchi: ci siamo noi, la pietra d’inciampo per i piani massonici. La parola di Dio non si cambia, non si irretisce, ma si deve conoscere per poterla liberamente scegliere come l’unica vera divina verità che salva eternamente.
L’uomo non può mettersi al posto di Dio e non può essere giustificato se fa dei cambiamenti alle regole divine.
Sia lodato Gesù Cristo.

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