Il canto delle Sibille.


Le sibille incantano con la loro bellezza e profezia, ma sotto questa facciata, spesso sono demoniache e perverse. Sibillino è anche questo pontificato, che non intende tornare alla tradizione per custodirla come Gesù Cristo l’ha consegnata a Pietro, ma vuole portare avanti l’eredità del suo predecessore Francesco I.

Ci eravamo ripromessi di attendere l’eclatante eresia, per  non destabilizzare una nuova chances, ma il tempo è tiranno e la missione protestante della chiesa postconciliare prosegue il suo intento. 

Difatti  la politica di questo magistero non è di attacco, come fu quello bergogliano, bensì di lento logorio e quindi non possiamo attendere per paura di deludere chi ancora crede in questa chiesa progressista, invasata da umanesimo, ma dobbiamo agire per carità cristiana e informare il mondo della provocante protestantizzazione che continua la scalata nonostante si nomini Gesù, si preghi l’Ave Maria e si reciti l’eucarestia in latino. 

Ciò che fa la differenza è il non parlare mai di conversione, ma di voler far a tutti i costi accettare un equilibrio equo tra tutti i credo. Non è ammissibile questo concetto per chi sa che Dio Padre, Creatore di tutto il mondo è l’Unico vero ed inimitabile. Perciò il vicario di Cristo non può cercare una fratellanza con altri credo umanitari. 

La messinscena continua e questo è un pontificato che deve recuperare le anime perse, che deve riempire le chiese vuote e sanare il debito di Stato; questo papato deve avanzare lentamente, facendo credere di tornare alla tradizione mentre mantiene le eresie bergogliane. 

D’altronde questa tattica satanica è fondamentale per conquistare i veri cristiani, perché quelli tiepidi, quelli freddi, come quelli atei, li ha già in pugno da tempo. Sono i cristiani che, pur non essendo superiori al demonio né come forza né come furbizia, hanno  il potere di sostenere viva la vera chiesa di Cristo. 

Ma facciamo un riassunto:

l’eredità di Bergoglio è piena di errori; 

il padre del suo pontificato non è Dio ma il modernismo. 

Francesco I ha insegnato che tutte le religioni vengono da Dio, anche se hanno modi o linguaggi diversi. Con questo egli dichiara che Cristo non è l’unica via, verità e vita che conduce a Dio Padre. Perciò Gesù non è figlio unigenito di Dio, ma è un uomo profeta, soggetto ad ignoranze umane, ad errori di comprensione e di valutazione, con proprie opinioni dettate dalla cultura del suo tempo. Che i vangeli non sono attendibili in merito di fede, ma sono racconti di un profeta, narrati da storici del tempo con cultura e teologismo umanitario. 

Perciò il cristianesimo secondo Bergoglio non può essere considerato cattolico, ovvero universale, ma storico, al pari  delle altre religioni umanitarie, che si adeguano ai tempi e cambiano a seconda delle esigenze dell’uomo. 

La chiesa bergogliana da istituzione monarchica diventa democratica: il laico è investito della stessa autorità del clero, compartecipando alle scelte di governo. La sposa di Cristo diventa ibrida con la nuova scelta sinodale. 

Il tempio farisaico ritorna in voga: l’uomo diventa dio !!!

Oggi papa Leone XIV condivide il pensiero del predecessore e si autoaccusa delle stesse eresie dicendo: “Uno dei punti forti del pontificato di Papa Francesco è stato quello della fraternità universale. Su questo lo Spirito Santo lo ha davvero “spinto” a far avanzare a grandi passi le aperture e le iniziative già intraprese dai Pontefici precedenti, soprattutto a partire da san Giovanni XXIII.”  Il papa del concilio Vaticano II, il primo papa a confrontarsi con membri della massoneria francese.

E continua: “Il Papa della Fratelli tutti  ha promosso sia il cammino ecumenico sia il dialogo interreligioso, e lo ha fatto soprattutto coltivando le relazioni interpersonali, in modo tale che, senza nulla togliere ai legami ecclesiali, fosse sempre valorizzato il tratto umano dell’incontro. Dio ci aiuti a fare tesoro della sua testimonianza! (….) 

Consapevole, inoltre, che sinodalità ed ecumenismo sono strettamente collegati, desidero assicurare la mia intenzione di proseguire l’impegno di Papa Francesco nella promozione del carattere sinodale della Chiesa Cattolica e nello sviluppo di forme nuove e concrete per una sempre più intensa sinodalità in campo ecumenico.(….) 

Voi siete stati testimoni dei notevoli sforzi compiuti da papa Francesco in favore del dialogo interreligioso (documento sulla fratellanza Abu Dhabi, 4 febbraio 2019).(….) 

I rapporti tra la Chiesa Cattolica e i musulmani sono stati segnati da un crescente impegno per il dialogo e la fraternità (….) 

A tutti voi, Rappresentanti delle altre tradizioni religiose, esprimo la mia gratitudine per la vostra partecipazione a questo incontro e per il vostro contributo alla pace. In un mondo ferito dalla violenza e dai conflitti, ognuna delle comunità qui rappresentate reca il proprio apporto di saggezza, di compassione, di impegno per il bene dell’umanità e la salvaguardia della casa comune. Sono convinto che, se saremo concordi e liberi da condizionamenti ideologici e politici, potremo essere efficaci nel dire “no” alla guerra e “sì” alla pace, “no” alla corsa agli armamenti e “sì” al disarmo, “no” a un’economia che impoverisce i popoli e la Terra e “sì” allo sviluppo integrale.”

Cosa altro c’è da dire se non che le aberrazioni dottrinali e pastorali di Francesco I sono portate avanti da Leone XIV con furbizia diplomatica e fascino; doti demoniache che destabilizzano la maggior parte dei cristiani e colpevolizzano chi lo ha già smascherato. Egli usa Gesù per sviarci e nel frattempo colpire la Chiesa vera e i cristiani di Cristo. Come Giuda finge la sua vocazione!

Ci rammarica dover essere puntigliosi sulle faccende della Fede, ma il mandato cristiano cattolico apostolico romano comporta essere portavoce di Verità, testimoniando Cristo anche se sarebbe più semplice tacere ed attendere. 

Non si parla di Gesù affiancandolo a compromessi. 

Il vicario di Cristo dovrebbe urlare al mondo intero di convertirsi, mentre la politica la deve lasciar fare ai governi laici, le anime sono il suo unico scopo. 

Il popolo di Dio deve risvegliarsi, questi sono gli ultimi tempi, mentre tutti gli altri devono convertirsi se non vogliono morire eternamente.

Questo pontefice pur parlando di Gesù non ha chiesto la conversione ad Esso, ma ha continuato a manifestare la frase: Fratelli tutti!!!

“Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 

Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi.”

Matteo 7,16-17

Sia lodato Gesù Cristo. 


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