BISOGNA ESSERE DOCILI ALLA VOLONTA' DEL SIGNORE
Per avere una lana soffice bisogna batterla energicamente finché non diventa morbida al tatto e pulita dalle scorie, se poi la si vuole filare e tessere, essa viene pettinata energicamente da un pettine di ferro. Perfino la preziosa seta, ancora in bozzolo, viene immersa in acqua bollente per poi venire torta fino a diventare filamento prezioso.
Così vale per la nostra anima, che deve essere lavorata in questa vita, tessuta e formata per la vita eterna. Gesù, attraverso una mistica, ci dice che noi siamo una fibra ben più preziosa della lana e della seta, creata perfetta, perché il Padre tutto ha creato perfetto, ma che con il peccato si è contaminata tanto da divenire selvaggia e inadeguata per la vita nell'Eden. Per questo Dio manifesta il Suo amore e la Sua bontà attraverso la Provvidenza che lavora in molti modi: " Offrendovi delle croci, illustrandovi il bello di una mortificazione e attirandovi col suo invito a compierla, guidandovi con le sue ispirazioni, mortificandovi col suo paterno castigo, torcendovi colla guida dei comandamenti". Queste testuali parole di Gesù ci aiutano a comprendere come il Padre dal male trae sempre del bene. Egli stesso lo lascia passare affinché da fibre inselvatichite non diventiamo stoffe preziose. Se poi il fedele riesce a comprendere che la sofferenza è una grazia e chiede a Dio di capirne il significato per viverla secondo le intenzioni del Padre, allora la sua anima non solo diventa preziosa, ma si attornia della Grazia eterna, perché ha compreso il motivo di questa vita terrena.
Per farvi meglio capire come la volontà del Signore lavora alle nostre richieste, vi raccontiamo questo aneddoto tramandato da un'anziana Suora:
Così vale per la nostra anima, che deve essere lavorata in questa vita, tessuta e formata per la vita eterna. Gesù, attraverso una mistica, ci dice che noi siamo una fibra ben più preziosa della lana e della seta, creata perfetta, perché il Padre tutto ha creato perfetto, ma che con il peccato si è contaminata tanto da divenire selvaggia e inadeguata per la vita nell'Eden. Per questo Dio manifesta il Suo amore e la Sua bontà attraverso la Provvidenza che lavora in molti modi: " Offrendovi delle croci, illustrandovi il bello di una mortificazione e attirandovi col suo invito a compierla, guidandovi con le sue ispirazioni, mortificandovi col suo paterno castigo, torcendovi colla guida dei comandamenti". Queste testuali parole di Gesù ci aiutano a comprendere come il Padre dal male trae sempre del bene. Egli stesso lo lascia passare affinché da fibre inselvatichite non diventiamo stoffe preziose. Se poi il fedele riesce a comprendere che la sofferenza è una grazia e chiede a Dio di capirne il significato per viverla secondo le intenzioni del Padre, allora la sua anima non solo diventa preziosa, ma si attornia della Grazia eterna, perché ha compreso il motivo di questa vita terrena.
Per farvi meglio capire come la volontà del Signore lavora alle nostre richieste, vi raccontiamo questo aneddoto tramandato da un'anziana Suora:
"Un monaco di nome Serafino chiedeva con insistenza al Signore di poter prendere il suo posto sulla croce, perché voleva condividere in tutto il ruolo di Cristo. Un giorno il Crocifisso accettò, ma a un patto. Il Signore Gesù gli disse: “Che tu stia zitto!”. Serafino, essendo monaco, abituato al rigore, all’osservanza del silenzio, promise immediatamente. Il Cristo scese allora dalla croce, che era in chiesa, e vi salì invece il monaco Serafino. Entrò un uomo ricco a pregare e, mentre pregava, gli scivolò giù il sacchetto dei soldi. Si alzò per andarsene e Serafino, che aveva visto, avrebbe voluto dirgli che gli era caduto il sacchetto, però si era impegnato a tacere e quindi tacque. Subito dopo entrò un uomo povero, cominciò a pregare, ma gli caddero subito gli occhi su quel sacchetto di soldi; si guardò intorno, non c’era nessuno che lo vedesse, prese il sacchetto, se lo mise in tasca e scappò. Serafino avrebbe voluto dirgli che non doveva prenderli, perché non erano suoi, ma si era impegnato a star zitto e dunque tacque. Poi entrò un giovanotto che si mise devotamente in ginocchio ai piedi del crocifisso chiedendo aiuto e protezione perché stava per mettersi in viaggio per mare. In quel mentre entrò l’uomo ricco con i gendarmi dicendo che aveva lasciato in chiesa il sacchetto dei soldi. L’unica persona presente era quel giovanotto, i gendarmi lo presero e lo arrestarono. A quel punto Serafino non riuscì più a stare zitto e gridò: “È innocente”. Figuratevi! Il crocifisso parlante salvò quel giovane dalla galera, perché in forza di quella voce fecero meglio le indagini, lasciarono andare il giovanotto che si imbarcò, e arrestarono il povero che aveva preso i soldi, ed il sacchetto coi denari fu restituito al ricco. Alla sera il Cristo tornò con la faccia scura e rimproverò severamente Serafino : “Così non va proprio bene!”. “Ma come, Signore?”. “Ti avevo detto di stare zitto”. “Ma ho rimesso a posto le cose, ho fatto giustizia”. Disse allora il Signore: “No, Serafino, tu hai sbagliato tutto; il tuo impegno era quello di tacere; me lo avevi promesso. Invece, parlando, tu hai rovinato la mia azione. Quel ricco stava per fare un’opera cattiva con quei soldi e io glieli ho fatti perdere; quel povero ne aveva bisogno e io glieli ho fatti trovare; quel giovanotto ora sta naufragando in mare, e mi aveva chiesto aiuto: se fosse andato in prigione, almeno per un giorno, avrebbe perso la nave e non sarebbe morto. Hai rovinato tutto, non sei in grado di metterti al mio posto, caro Serafino! Anche se sei un monaco, e ti consideri avanti nella vita spirituale, la Mia Provvidenza guida le cose meglio di voi, anche quando sembrano andare per storto".
Perciò vi intimiamo a pregare con il cuore e l'anima aperti a 360° con gioia e certezza che tutto ciò che eleva ci sarà concesso e tutto ciò che ci imbruttisce ci sarà tolto.
Così vale anche per l'attacco che la Sposa di Cristo sta vivendo, esso deve avvenire perché ciò è stato scritto, inutili sono le battaglie dettate dalla rabbia e dalla disperazione o dettate dal proprio ego che ti fa credere di poter smuovere la situazione. L'esempio di Cristo ci sia sempre di esempio, preghiamo con Lui nel Getsemani, convinti che deve compiersi la volontà del Padre. La preghiera silenziosa e fedele, vale cento volte le manifestazioni che oggi si vedono in tanti canali telematici, dove teologicamente si dicono parole vere, ma manca la docilità di lasciar fare a Dio.
Questa è la decisiva prova che nostro Signore ci fa vivere per comprendere chi siano i veri Cristiani Cattolici Apostolici Romani.
Sia lodato Gesù Cristo, Ave Maria.
Perciò vi intimiamo a pregare con il cuore e l'anima aperti a 360° con gioia e certezza che tutto ciò che eleva ci sarà concesso e tutto ciò che ci imbruttisce ci sarà tolto.
Così vale anche per l'attacco che la Sposa di Cristo sta vivendo, esso deve avvenire perché ciò è stato scritto, inutili sono le battaglie dettate dalla rabbia e dalla disperazione o dettate dal proprio ego che ti fa credere di poter smuovere la situazione. L'esempio di Cristo ci sia sempre di esempio, preghiamo con Lui nel Getsemani, convinti che deve compiersi la volontà del Padre. La preghiera silenziosa e fedele, vale cento volte le manifestazioni che oggi si vedono in tanti canali telematici, dove teologicamente si dicono parole vere, ma manca la docilità di lasciar fare a Dio.
Questa è la decisiva prova che nostro Signore ci fa vivere per comprendere chi siano i veri Cristiani Cattolici Apostolici Romani.
Sia lodato Gesù Cristo, Ave Maria.
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