IL DECALOGO: TESTIMONIATE IL VERO.... urgente appello !!!
L'ottavo comando è non dire falsa testimonianza.
Gesù stesso disse: "Il vostro parlare sia sì sì; no no; il di più ve lo suggerisce il maligno." Non ha importanza chi si abbia di fronte: un Capo di governo, un sacerdote, un potente, un tiranno o un semplice bambino, bisogna adoperare sempre lo stesso veritiero linguaggio...
Dio infatti non si inganna, né con false parole, né con ipocriti azioni, Egli vede tutto e non perde mai di vista nessun singolo uomo.
Non può nessuno salvarsi se in qualche frangente di vita, ha reso una falsa testimonianza, una menzogna: per salvare se stesso, per aiutare un amico a discapito di un conoscente, per attirare attenzione, per corrompere un avversario...
Malato interiormente, indemoniato, è colui che pensa di falsificare. Né complotti, né spergiuri sono nascosti agli occhi di Dio.
A voi tutti sacerdoti, con nomi di cardinali, con vesti pregiate, con funzioni di rilievo umanitarie, vi diciamo di tornare ad essere sacerdoti, ministri di Cristo, maestri, medici di anime, possessori dell'amore divino... tutto il resto è una falsa testimonianza di un credo modernista e protestante oramai sudicio dei fumi di Satana. Le vostre promesse sono state fatte a Dio non all'uomo; come avete potuto dimenticarvi la vostra missione, la vostra vocazione... Come potete falsificare ogni giorno la parola di Dio; come potete battezzare in nome del Cristo se siete testimonianza falsa del Suo Credo....
CONVERTITEVI o perirete all'inferno.
Lo stesso vostro Bergoglio, che ha perpetrato attraverso il suo pontificato rotture teologiche, ambiguità dottrinali, gesti irriverenti e idolatri, non è altro che un falso Cristiano che muta la sua testimonianza in base al vento che alita il suo pontificato. Un vento comunista, massone, un vento adultero, atto unicamente per distruggere il creato divino.
Gente, che credete di essere cristiana cattolica apostolica, ora è il momento di testimoniare il vero Credo di Cristo, chiedendo perdono per tutte le menzogne che in questi ultimi decenni abbiamo perpetrato all'interno delle chiese, all'interno delle nostre famiglie, facendo finta, per quieto vivere, che le nostre anime fossero giustificate agli occhi di Dio perché obbedienti ad una falsa chiesa....
Una chiesa protestante, eretica, blasfema, che non ha voluto combattere il modernismo imperante, che fin dai primi del 900 alitava sul Vaticano. Modernismo che venne smascherato da papa Pio X, ma anche sottovalutato dai successivi papi Benedetto XV e Pio XI. Successivamente Papa Pio XII si accorse di nuovo del satanico modernismo, che condannò con l'enciclica Humani Generis.
Noi continueremo a testimoniare Cristo e la Sua dottrina, costi quel che costi, non faremo più falsa testimonianza.....!!!
E per aiutare tutti voi fedeli, ma anche tutti i sacerdoti del mondo, vi rimandiamo a leggere il qui sotto riportato giuramento antimodernista, inizialmente chiamato giuramento di Fede, voluto da papa San Pio X, nel 1910, che ad oggi non è tenuto in considerazione perché obsoleto. In realtà è un prezioso consiglio divino, atto a non indurre in tentazione i sacerdoti di Dio Padre.
"IO (NOME). FERMAMENTE ACCETTO E CREDO IN TUTTE E IN CIASCUNA DELLE VERITÀ DEFINITE, AFFERMATE E DICHIARATE DAL MAGISTERO INFALLIBILE DELLA CHIESA, SOPRATTUTTO QUEI PRINCIPI DOTTRINALI CHE CONTRADDICONO DIRETTAMENTE GLI ERRORI DEL TEMPO PRESENTE.
Primo: credo che Dio, principio e fine di tutte le cose, può essere conosciuto con certezza e può anche essere dimostrato con i lumi della ragione naturale nelle opere da lui compiute (cf Rm 1,20), cioè nelle creature visibili, come causa dai suoi effetti.
Secondo: ammetto e riconosco le prove esteriori della rivelazione, cioè gli interventi divini, e soprattutto i miracoli e le profezie, come segni certissimi dell'origine soprannaturale della religione cristiana, e li ritengo perfettamente adatti a tutti gli uomini di tutti i tempi, compreso quello in cui viviamo.
Terzo: con la stessa fede incrollabile credo che la Chiesa, custode e maestra del verbo rivelato, è stata istituita immediatamente e direttamente da Cristo stesso vero e storico mentre viveva fra noi, e che è stata edificata su Pietro, capo della gerarchia ecclesiastica, e sui suoi successori attraverso i secoli.
Quarto: accolgo sinceramente la dottrina della fede trasmessa a noi dagli apostoli tramite i padri ortodossi, sempre con lo stesso senso e uguale contenuto, e respingo del tutto la fantasiosa eresia dell'evoluzione dei dogmi da un significato all'altro, diverso da quello che prima la Chiesa professava; condanno similmente ogni errore che pretende sostituire il deposito divino, affidato da Cristo alla Chiesa perché lo custodisse fedelmente, con una ipotesi filosofica o una creazione della coscienza che si è andata lentamente formando mediante sforzi umani e continua a perfezionarsi con un progresso indefinito.
Quinto: sono assolutamente convinto e sinceramente dichiaro che la fede non è un cieco sentimento religioso che emerge dall'oscurità del subcosciente per impulso del cuore e inclinazione della volontà moralmente educata, ma un vero assenso dell'intelletto a una verità ricevuta dal di fuori con la predicazione, per il quale, fiduciosi nella sua autorità supremamente verace, noi crediamo tutto quello che il Dio personale, creatore e signore nostro, ha detto, attestato e rivelato.
Mi sottometto anche con il dovuto rispetto e di tutto cuore aderisco a tutte le condanne, dichiarazioni e prescrizioni dell'enciclica Pascendi e del decreto Lamentabili, particolarmente circa la cosiddetta storia dei dogmi.
Riprovo altresì l'errore di chi sostiene che la fede proposta dalla Chiesa può essere contraria alla storia, e che i dogmi cattolici, nel senso che oggi viene loro attribuito, sono inconciliabili con le reali origini della religione cristiana.
Disapprovo pure e respingo l'opinione di chi pensa che l'uomo cristiano più istruito si riveste della doppia personalità del credente e dello storico, come se allo storico fosse lecito difendere tesi che contraddicono alla fede del credente o fissare delle premesse dalle quali si conclude che i dogmi sono falsi o dubbi, purché non siano positivamente negati.
Condanno parimenti quel sistema di giudicare e di interpretare la sacra Scrittura che, disdegnando la tradizione della Chiesa, l'analogia della fede e le norme della Sede apostolica, ricorre al metodo dei razionalisti e con non minore disinvoltura che audacia applica la critica testuale come regola unica e suprema.
Rifiuto inoltre la sentenza di chi ritiene che l'insegnamento di discipline storico-teologiche o chi ne tratta per iscritto deve inizialmente prescindere da ogni idea preconcetta sia sull'origine soprannaturale della tradizione cattolica sia dell'aiuto promesso da Dio per la perenne salvaguardia delle singole verità rivelate, e poi interpretare i testi patristici solo su basi scientifiche, estromettendo ogni autorità religiosa e con la stessa autonomia critica ammessa per l'esame di qualsiasi altro documento profano.
Mi dichiaro infine del tutto estraneo ad ogni errore dei modernisti, secondo cui nella sacra tradizione non c'è niente di divino o peggio ancora lo ammettono ma in senso panteistico, riducendolo ad un evento puro e semplice analogo a quelli ricorrenti nella storia, per cui gli uomini con il proprio impegno, l'abilità e l'ingegno prolungano nelle età posteriori la scuola inaugurata da Cristo e dagli apostoli.
Mantengo pertanto e fino all'ultimo respiro manterrò la fede dei padri nel carisma certo della verità, che è stato, è e sempre sarà nella successione dell'episcopato agli apostoli (1), non perché si assuma quel che sembra migliore e più consono alla cultura propria e particolare di ogni epoca, ma perché la verità assoluta e immutabile predicata in principio dagli apostoli non sia mai creduta in modo diverso né in altro modo intesa (2).
Mi impegno ad osservare tutto questo fedelmente, integralmente e sinceramente e di custodirlo inviolabilmente senza mai discostarmene né nell'insegnamento né in nessun genere di discorsi o di scritti.
Così prometto, così giuro, così mi aiutino Dio e questi santi Vangeli di Dio."
Leggete con attenzione e fatene buon uso, voi tutti che siete bandierine del mondo, dove un piccolo accenno di maestrale, vi scompiglia e destabilizza.
Sia lodato Gesù Cristo.
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