UNA MASCHERA QUASI CONVINCENTE ….



Quattro sono i mesi passati dall’elezione al soglio petrino di Leone XIV e la crisi generata da oltre sessant’anni continua indisturbata. 

Lo ribadiamo con i fatti, perché non ci si accusi di non aver parlato onestamente con tutto il mondo cristiano e confermiamo l’anonimato non per paura, in fin dei conti Satana sa ben chi siamo, ma per non cadere nella tentazione della superbia. Lo scopo è univocamente il messaggio salvifico, il mezzo è uno qualunque che Dio usa per farsi conoscere nuovamente. Perciò non chi, ma cosa si scrive deve essere centro di interesse. 

L’ignoranza con cui ci hanno condannato sta dando i propri frutti, sotto gli occhi del mondo pochi li hanno riconosciuti.

Le chiese sono semi deserte e gli uomini che le frequentano non si rendono conto di partecipare a riti protestanti: frutti corrotti e avariati del Concilio Vaticano II.

Gesù lo aveva predetto: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete.” Eppure pochissimi si accorgono dei moscerini che avvolgono e strumentalizzano la scena, per nascondere l’errore.

Ci hanno fatto credere che liberarci dai paletti ed ostacoli di una pesante religione stantia e poco ortodossa per i tempi moderni, fosse utile per la nostra felicità; ed in parallelo hanno lavorato per allontanarci dalla Fede, svuotandoci della conoscenza cristiana, perché non potessimo giudicare i “loro” passi. 

Nel frattempo e lentamente il fumo di Satana è entrato in Vaticano e disgraziatamente nemmeno i più fervidi prelati hanno saputo lottare a difesa della propria vocazione. Ingannati o ricattati hanno accettato regole demoniache. Allietati da compensi monetari, prestigiose cattedre, perversi vizietti, i sacerdoti ci hanno abbandonati e costretti a seguire un protestantesimo che vige da sessant’anni dentro la Chiesa di Cristo.  

D’altronde, se uno è ignorante, ignora la Verità, ma non può neanche riconoscere la menzogna, grazie a questo oggi ci ritroviamo con Vangeli manipolati e versetti tagliati completamente, per costringere i fedeli ad accettare una nuova religione umanitaria gestita dai poteri forti mondiali.

Per fortuna la misericordia divina è intervenuta donandoci veri profeti che accettando il compito di risvegliare la fede nelle anime dei credenti, hanno contribuito affinché la Chiesa non perisse. 

Così, mentre l’umanità sta andando contro Dio procurandosi un posto all’Inferno, noi ce la mettiamo tutta per aiutarvi a ritrovare la strada della Verità. Sepolta sotto le macerie detonate dalla massoneria mondiale, essa ha ancora voce in chi crede in Dio Padre e nella Sua Legge, senza compromessi, né cambiamenti, né ripensamenti.  

La crisi che ha colpito la Chiesa è alla massima potenza, si vive da protestanti, pensando di essere cristiani, mentre il demonio ha sferzato gli ultimi colpi; egli stesso sa che manca poco alla fine dei giochi!! 

Ma la misericordia di Dio a cui molti fanno appello, non è quella descritta da Bergoglio: non basta pensare di essere cristiani per conoscere la religione; non basta pregare e credere nel modernismo; oppure andare in chiesa senza accorgersi che la messa è snaturata, che il sacerdote non parla più di Dio, ma di una religione umanitaria; non basta dire sono credente e cercare scappatoie per accomodare i propri bisogni umanitari. 

La misericordia divina è meravigliosa, perché da la possibilità di conversione, ma senza questa volontà la giustizia prevale!!!

 A Dio piace la coerenza di duemila anni di storia cristiana e non si cura di chi vuole giustificare mezzo secolo di eresie. Lui non ha necessità di appellarsi al diritto canonico per valutare la vocazione sacerdotale, conosce tutte le anime e riconosce le vere o le false vocazioni; non sarà una legge umana a fermare una chiamata divina. 

Oggi poche anime vinceranno questa battaglia; per questo non possiamo essere titubanti nel manifestate il Vero!!!

Fin da quell’8 maggio abbiamo espresso in maniera netta la continuità del progetto massonico anche con questo papato. 

Derisi e non creduti, continuiamo la nostra missione e di seguito vi riportiamo alcune chiare frasi leonine, dettate dai soliti ignoti. Quelli del Vaticano II, dell’ecumenismo, della sinodalità, della pace tra i popoli che sono tutti fratelli, dell’esaltazione delle periferie e dei poveri, del dialogo intereligioso con i famigerati “ponti” e della disarmante messa Novus Ordo, sono i soliti portavoce dei concetti della massoneria mondiale che ordina attraverso “pizzini” al soglio petrino anche di Leone XIV. 

E’ lui stesso a confermare questi concetti e non si preoccupa di nascondersi dietro a parole equivoche. 

Nel primo discorso dopo l’elezione dell’8 maggio, il neo papa manifesta la piena continuità con il Vaticano II e Bergoglio dicendo: «Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco!»

Il 10 maggio davanti al collegio cardinalizio parla ancora di Francesco I con le seguenti parole: «Raccogliamo questa preziosa eredità e riprendiamo il cammino, animati dalla stessa speranza che viene dalla fede. (…..) Vorrei che insieme, oggi, rinnovassimo la nostra piena adesione, in tale cammino, alla via che ormai da decenni la Chiesa universale sta percorrendo sulla scia del Concilio Vaticano II. Papa Francesco ne ha richiamato e attualizzato magistralmente i contenuti nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium».

Il 19 maggio all’udienza con i rappresentanti di altre chiese e comunità ecclesiali e di altre religioni elogia il documento firmato da Bergoglio ad Abu Dhabi, considerandolo uno dei punti forti del pontificato di Papa Francesco. E dicendo: “Dio ci aiuti a fare tesoro della sua testimonianza!”

Bergoglio con l’enciclica “Laudato sì” ha trattato temi come ecologia globale e giustizia sociale, tematiche entrambi di  origine politica, più che spirituale; Leone XIV supera il suo predecessore, inserendo a Luglio nel Messale una nuova messa: “la messa per la custodia della creazione”. La madre terra torna a far parlare, mentre le anime restano abbandonate a se stesse.

Il 1 settembre papa Prevost riceve in udienza privata Padre James Martin molto conosciuto per il suo interesse costante ed impegno primo verso la causa LGBT. All’uscita dal Palazzo Apostolico Padre Martin esporrà un post pubblico, tra le righe si legge: “(….) mi ha commosso ascoltare lo stesso messaggio che ho sentito da Papa Francesco sui cattolici LGBTQ. (….) per me è stato un incontro profondamente consolante.” Ciò che scandalizza non è la frase che i social hanno riportato su questo incontro, ma l’incontro stesso !!! Il vicario di Cristo non può interpretare le regole di Dio, ma le deve far rispettare. 

Tanti altri sono i messaggi della continuità bergogliana anche con Prevost, non li possiamo trascrive tutti perchè ci vorrebbero molte pagine, ma il concetto è chiaro anche in quel poco che vi abbiamo riportato. Il nostro consiglio è di incominciare ad ascoltare quello che il Papa dice non basta sentire!!!

Sottile è la politica leonina che gentilmente parla anche di Gesù, di Maria, recita in latino preghiere tradotte dal nuovo messale. Fa credere di essere interessato a ripristinare la tradizione, ma di fatto temporeggia affinché il modernismo posso portare i disastri che ha piantato sul soglio petrino il vecchio mandato.  

Di nuovo in questo pontificato c’è l’inaugurato dono dell’ascolto che papa Leone sembra avere con tutti, ma ciò non basta!!!   Per tornare a Dio ci vogliono i fatti !!!   Fatti che palesemente ora sono contro la cristianità.

Sia lodato Gesù Cristo.


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