LA VERGINE MARIA, L'IMMACOLATA CONCEZIONE, RIDOTTA A DONNA NORMALE...
Sembra una vignetta creata per prendere in giro la Madre di nostro Signore Gesù Cristo ed invece è una macabra realtà. Bergoglio con il suo magistero malato ha creato una congiuntura di massa atta a zittire la Vergine Santa.
21 dicembre 2018, siamo nell'Aula dedicata a San Paolo VI, quella stessa Sala che ha accolto trionfante la statua dell’eretico e scismatico Martino Lutero, Bergoglio davanti all'assemblea, straparla come sempre e afferma che la Madonna non è nata santa e nemmeno san Giuseppe: "Santi non si nasce, si diventa, e questo vale anche per loro."
"La Madonna è una ragazza normale, è una ragazza di oggi, una ragazza non posso dire di città perché lei non era nella città, ma in un paesino, normale, educata normalmente, aperta a sposarsi, a fare una famiglia", queste invece le parole usate da Bergoglio nel suo libro intitolato "Ave Maria".
Continue le provocazioni di Bergoglio che nascono da un'impostazione massonica-protestante non solo per la Mariologia, ma anche per l'Eucarestia.
E così siamo arrivati a definire la Madonna una "laica", una "postina" che a Bergoglio non piace perché "parla troppo". Lui ama la "Madonna che tace come nei Vangeli", come diceva per altro Lutero, così non stupiamoci se arriveranno a proclamare che la Madonna era una concubina, o magari divorziata e risposata. Già la fanno Madre di altri figli ...
E tantissime altre sono le affermazioni dette da Bergoglio, atte a sminuire la Madre di Dio.
Noi comunque non dimentichiamoci che il 21 novembre commemoriamo la Presentazione di Maria Bambina al Tempio. Ella viene consacrata a Dio dai suoi genitori fin da piccola e lasciata fisicamente al Tempio perché crescesse seconda la Legge.
Maria è dimora consacrata a Dio, inviolabile e inaccessibile, lo ripetiamo ogni volta che recitiamo le Litanie Lauretane, talmente Santa che nessun mortale poteva entrare in essa, questo è ciò che ci insegna la Sacra Scrittura. Abitare in lei è stata la delizia di Dio Padre, la consolazione di Dio Figlio e la soddisfazione di Dio Spirito Santo.
Insegnamenti che ci sono stati tramandati dai Padri della Chiesa e non permetteremo che un comunista marxista, massone e demoniaco, anche se seduto sul soglio Petrino, possa indurci a dubitare sulla Santità di Maria, sulla sua Immacolata Concezione, sulla Piena di Grazia, la Madre di tutti i credenti in Suo Figlio Gesù Cristo.
Ed ora per farvi meglio comprendere la grandezza di Maria vi riportiamo qui di seguito la visione della mistica Maria Valtorta a riguardo della nascita della Vergine Santa. Leggete con attenzione come il Cielo ha saputo dare ai fedeli di quel tempo l'annuncio di un evento straordinario. A tal proposito vogliamo sottolineare che noi cristiani di oggi non sappiamo più ascoltare con la voce dell'anima. Anche la natura ci parla, creata dallo stesso nostro creatore ci vuole aiutare a comprendere, ma noi siamo troppo occupati a pensare a noi stessi per accorgercene. Due sono gli esempi che vi vogliamo far notare: il primo avvenuto l'11 febbraio 2013, un fulmine a ciel sereno ha colpito la cupola di San Pietro in Roma, giorno delle dimissioni di Benedetto XVI; il secondo il 30 novembre 2016, vigilia di quel viaggio in Svezia di Bergoglio per i 500 anni dalla riforma protestante, un terremoto che ha distrutto la Basilica di Norcia.
Detta questa parentesi qui sotto lo scritto sulla nascita di Maria:
"Viene la sera, anticipata dalla furia temporalesca che è violentissima. Acqua torrenziale, vento, fulmini, vi è di tutto, meno la grandine che è andata ad abbattersi altrove.
Uno dei garzoni nota questa violenza e dice: «Sembra che Satana sia uscito coi ci sono suoi demoni dalla Geenna. Guarda che nubi nere! Senti che fiato di zolfo è nell'aria, e fischi e sibili e voci di lamento e maledizione. Se è lui, è furente questa sera!».
L'altro garzone ride e dice: «Gli sarà sfuggita una grande preda, oppure Michele lo ha percosso con nuova folgore di Dio, e lui ne ha corna e coda mozze e arse».
Passa di corsa una donna e grida: «Gioacchino! Sta per nascere! E tutto fu svelto e felice!», e scompare con un'anforetta fra le mani.
Il temporale cade di colpo, dopo un ultimo fulmine così violento che sbatte contro le pareti i tre uomini; e sul davanti della casa, nel suolo dell'orto, resta a suo ricordo una buca nera e fumante. E mentre un vagito, che pare il lamento di una tortorina che per la prima volta non pigoli più ma tubi, viene da oltre la porta di Anna, un enorme arcobaleno stende la sua fascia a semicerchio su tutta l'ampiezza del cielo. Sorge, o per lo meno pare sorgere, dalla cima dell'Hermon che, baciata da una lama di sole, pare di alabastro di un bianco rosa delicatissimo; si alza fino al più terso cielo di settembre e, valicando per spazi detersi da ogni impurità, sorvola le colline di Galilea e la piana che appare, fra due alberi di fico, che è a sud, e poi ancora un altro monte; e sembra posare la sua punta estrema all'estremo orizzonte, là dove un'aspra catena di monti chiude ogni altra veduta.
«Che cosa mai vista!».
«Guardate, guardate!».
«Pare che leghi in un cerchio tutta la terra di Israele, e già, ma guardate, già vi è una stella mentre ancor non è scomparso il sole. Che stella! Brilla come un enorme diamante!…».
«E la luna, là, è tutta piena, mentre ancor mancano tre giorni al suo esserlo. Ma guardate come splende!».
Le donne sopraggiungono festanti con un batuffolino roseo fra candide tele.
Anche le donne parlano del temporale e del prodigio della luna, della stella, dell'immenso arcobaleno, mentre con Gioacchino entrano dalla madre felice e le rendono la creaturina.
Anna sorride ad un suo pensiero: «È la Stella» dice. «Il suo segno è nel cielo. Maria, arco di pace! Maria, stella mia! Maria, pura luna! Maria, perla nostra!».
«Maria la chiami?».
«Sì. Maria, stella e perla e luce e pace…».
«Ma vuol dire anche amarezza… Non temi portarle sventura?».
«Dio è con Lei. È sua da prima che fosse. Egli la condurrà per le sue vie ed ogni amarezza si muterà in paradisiaco miele. Or sii della tua mamma… ancora per un poco, prima di esser tutta di Dio…».
E la visione ha termine sul primo sonno di Anna madre e di Maria infante."
Concludendo lasciamo che i diavoli facciano le loro pentole, ma importante è non farci indurre in tentazione e rimane saldi al proprio Credo, quello che ci ha insegnato, attraverso profeti e apostoli, nostro Signore Gesù Cristo. La Vergine Maria ci assista e ci accompagni intercedento presso il Padre perchè ci dia sempre il discernimento che ci rende soldati di Cristo Rè. Sia lodato Gesù Cristo e la Mamma Celeste.
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