LA CATTIVA CONOSCENZA DEL CRISTIANESIMO...
Léo Moulin (1906 – 1996), agnostico scrittore belga disse: "Date retta a me – vecchio incredulo che se ne intende! – il capolavoro della propaganda anticristiana è l'essere riusciti a creare nei cristiani e nei cattolici soprattutto una cattiva coscienza, l'avere instillato l'imbarazzo e la vergogna per la loro storia, a convincerli di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo… io agnostico ma storico che cerca di essere oggettivo, vi dico che dovete reagire in nome della verità; spesso infatti non è vero, e se talvolta del vero c'è, è anche vero che in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre; perché non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ciò che è venuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche? Se fosse vera quella vergognosa menzogna dei secoli bui perché ispirati dalla fede del Vangelo, perché allora tutto ciò che ci resta di quei tempi è di così fascinosa bellezza e sapienza? Anche nella storia vale la legge di causa ed effetto."
E' vero, perfettamente vero che il cristiano è stato de-cristianizzato.
Lentamente, goccia dopo goccia, ci hanno tolto la conoscenza del nostro Credo. Solo l'astuto progetto luciferino può essere riuscito ad ingannare i cristiani, ma se Dio ha permesso e ci ha abbandonati durante tutti questi anni, dobbiamo solo ringraziare noi stessi.
I nostri progenitori non avrebbero mai assecondato il proprio intelletto a discapito della propria anima, martiri ma cristiani!!! Essi sono morti per difendere la propria religione, mangiati dai leoni e torturati, non hanno mai messo in discussione ciò che lo Spirito Santo aveva loro insegnato attraverso l'apostolato, mentre noi troppo pieni di interessi materiali e convinti di essere i padroni del mondo, abbiamo abbandonato il nostro Creatore. Siamo arrivati a non accorgerci quando il papa, tale per volere massonico e niente più, dice frasi che annichiliscono 20 secoli di cristianesimo.
Pochi, anzi pochissimi si sono accorti del ruolo di Francesco I, ma sono tacciati di essere bigotti e retrogradi in una società che avanza verso un modernismo disfattista. Il resto del popolo cristiano non conosce più la fede e viene abbindolato da Satana attraverso i propri addetti. "La chiesa non crede più all'inferno" è una delle tante frasi buttate al vento da Bergoglio che continua dicendo "questa dottrina non è compatibile con l'amore infinito di Dio. Dio non è un giudice, ma un amico e un amante dell'umanità. Dio non cerca di condannare, ma solo ad abbracciare. Come la storia di Adamo ed Eva, vediamo l'inferno come un espediente letterario. L'inferno è solo una metafora per l'animo isolato, che, come tutte le anime alla fine sarà unita in amore con Dio".
Che la chiesa non creda più all'inferno è un desiderio luciferino instillato a Bergoglio che cerca in tutti i modi di assecondare il volere massonico per brama di entrare a far parte di quell'ordine mondiale che dovrebbe governare il mondo intero. Purtroppo per Bergoglio, Satana sa bene che questo piano non andrà in porto, ma vuole comunque conquistare più anime possibili per il suo regno. Che Begoglio creda o meno a noi sinceramente non riguarda, se non crede avrà comunque una bella sorpresa, a noi interessa ragguagliare tutti i fedeli perché non si alleino con la squadra sbagliata. Mistici e Santi nella storia hanno dato tutte le rivelazioni atte a dimostrare che l'inferno esiste, che si soffre terribilmente e per l'eternità, giusto per aiutarvi andate a leggere la testimonianza in merito all'argomento di Santa Geltrude, di San Nicola da Tolentino, di San Pio di Pietralcina, di Beata Anna Maria Taigi, di Santa Faustina Kowalska e di tante altre. A quest'ultima nostro Signore Gesù Cristo dice: "La Mia misericordia non vuole questo, ma lo esige la Mia giustizia". E con questa frase rispondiamo anche alla convinzione bergogliana che Dio non è giudice.
Non soddisfatto di aver paragonato la cristianità ad un dramma letterario, Francesco I, continua dicendo: "Tutte le religioni sono vere, perché sono vere nei cuori di tutti coloro che credono in loro. In passato la chiesa è stata dura su quello che ritiene moralmente sbagliato e peccaminoso. Oggi non siamo giudici. Come un padre amorevole, noi non condanniamo i nostri figli. La nostra chiesa è abbastanza grande per gli eterosessuali e omosessuali, per i pro-life e pro-choice, per i conservatori e liberali, i comunisti sono ben voluti e addirittura sono uniti a noi. Noi tutti amiamo e adoriamo lo stesso Dio."
La scomunica ai comunisti è il nome con cui è conosciuto a livello popolare un decreto della Congregazione del Sant' Uffizio pubblicato il 1º luglio 1949. Il Decreto approvato da Papa Pio XII dichiarava illecita l'iscrizione al Partito Comunista Italiano, nonché ogni forma di collaborazione ad esso. La Congregazione dichiarava inoltre che coloro che professavano la dottrina comunista erano da ritenersi apostati, quindi incorrevano nella scomunica. Nelle parrocchie d'Italia il decreto del Sant' Uffizio venne reso pubblico attraverso la stampa e l'affissione di manifesti come il seguente:
Avviso Sacro
Fa peccato grave e non può essere assolto
Chi è iscritto al Partito Comunista.
Chi ne fa propaganda in qualsiasi modo.
Chi vota per esso e per i suoi candidati.
Chi scrive, legge e diffonde la stampa comunista.
Chi rimane nelle organizzazioni comuniste: Camera del Lavoro, Federterra, Fronte della Gioventù, CGIL, UDI, API, ecc…
È scomunicato e apostata
Chi, iscritto o no al Partito Comunista, ne accetta la dottrina atea e anticristiana; chi la difende e chi la diffonde.
Queste sanzioni sono estese anche a quei partiti che fanno causa comune con il comunismo.
Decreto del Sant' Uffizio - 28 giugno 1949
N.B. Chi in confessione tace tali colpe fa sacrilegio: può invece essere assolto chi sinceramente pentito rinuncia alle sue false posizioni.
Da che ne sappiamo noi fedeli, ad oggi, non c'è stato nessun decreto che annullasse quello disposto nel 1949. Bergoglio e i suoi amici comunisti sono automaticamente scomunicati senza ombra di dubbio.
Sarebbero sufficienti per oggi queste stramberie di Bergoglio, ma ultimiamo con un altro concetto che è ben chiaro al nostro caro Francesco I, riguardante il peccato originale. Egli dice: "La storia di Adamo ed Eva è solo una metafora. Il cattolicesimo è ormai una religione moderna e ragionevole che ha subito cambiamenti evolutivi. E' giunto il momento di abbandonare l'intolleranza. dobbiamo riconoscere che la verità religiosa si sta evolvendo e cambiando. La verità non è assoluta o scalfita nella pietra. Anche gli atei riconoscono il divino. Dio sta cambiando ed evolvendo come noi stessi. La Bibbia è un bellissimo libro sacro, ma come tutte le grandi opere antiche, alcuni passaggi sono obsoleti. In linea con la nostra nuova comprensione, inizieremo a ordinare le donne cardinali, vescovi e sacerdoti. In futuro spero che avremmo un giorno un papa femmina."
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi confessiamo che nulla potrà fare per la salvezza della propria anima.
Sia lodato Gesù Cristo.
I nostri progenitori non avrebbero mai assecondato il proprio intelletto a discapito della propria anima, martiri ma cristiani!!! Essi sono morti per difendere la propria religione, mangiati dai leoni e torturati, non hanno mai messo in discussione ciò che lo Spirito Santo aveva loro insegnato attraverso l'apostolato, mentre noi troppo pieni di interessi materiali e convinti di essere i padroni del mondo, abbiamo abbandonato il nostro Creatore. Siamo arrivati a non accorgerci quando il papa, tale per volere massonico e niente più, dice frasi che annichiliscono 20 secoli di cristianesimo.
Pochi, anzi pochissimi si sono accorti del ruolo di Francesco I, ma sono tacciati di essere bigotti e retrogradi in una società che avanza verso un modernismo disfattista. Il resto del popolo cristiano non conosce più la fede e viene abbindolato da Satana attraverso i propri addetti. "La chiesa non crede più all'inferno" è una delle tante frasi buttate al vento da Bergoglio che continua dicendo "questa dottrina non è compatibile con l'amore infinito di Dio. Dio non è un giudice, ma un amico e un amante dell'umanità. Dio non cerca di condannare, ma solo ad abbracciare. Come la storia di Adamo ed Eva, vediamo l'inferno come un espediente letterario. L'inferno è solo una metafora per l'animo isolato, che, come tutte le anime alla fine sarà unita in amore con Dio".
Che la chiesa non creda più all'inferno è un desiderio luciferino instillato a Bergoglio che cerca in tutti i modi di assecondare il volere massonico per brama di entrare a far parte di quell'ordine mondiale che dovrebbe governare il mondo intero. Purtroppo per Bergoglio, Satana sa bene che questo piano non andrà in porto, ma vuole comunque conquistare più anime possibili per il suo regno. Che Begoglio creda o meno a noi sinceramente non riguarda, se non crede avrà comunque una bella sorpresa, a noi interessa ragguagliare tutti i fedeli perché non si alleino con la squadra sbagliata. Mistici e Santi nella storia hanno dato tutte le rivelazioni atte a dimostrare che l'inferno esiste, che si soffre terribilmente e per l'eternità, giusto per aiutarvi andate a leggere la testimonianza in merito all'argomento di Santa Geltrude, di San Nicola da Tolentino, di San Pio di Pietralcina, di Beata Anna Maria Taigi, di Santa Faustina Kowalska e di tante altre. A quest'ultima nostro Signore Gesù Cristo dice: "La Mia misericordia non vuole questo, ma lo esige la Mia giustizia". E con questa frase rispondiamo anche alla convinzione bergogliana che Dio non è giudice.
Non soddisfatto di aver paragonato la cristianità ad un dramma letterario, Francesco I, continua dicendo: "Tutte le religioni sono vere, perché sono vere nei cuori di tutti coloro che credono in loro. In passato la chiesa è stata dura su quello che ritiene moralmente sbagliato e peccaminoso. Oggi non siamo giudici. Come un padre amorevole, noi non condanniamo i nostri figli. La nostra chiesa è abbastanza grande per gli eterosessuali e omosessuali, per i pro-life e pro-choice, per i conservatori e liberali, i comunisti sono ben voluti e addirittura sono uniti a noi. Noi tutti amiamo e adoriamo lo stesso Dio."
La scomunica ai comunisti è il nome con cui è conosciuto a livello popolare un decreto della Congregazione del Sant' Uffizio pubblicato il 1º luglio 1949. Il Decreto approvato da Papa Pio XII dichiarava illecita l'iscrizione al Partito Comunista Italiano, nonché ogni forma di collaborazione ad esso. La Congregazione dichiarava inoltre che coloro che professavano la dottrina comunista erano da ritenersi apostati, quindi incorrevano nella scomunica. Nelle parrocchie d'Italia il decreto del Sant' Uffizio venne reso pubblico attraverso la stampa e l'affissione di manifesti come il seguente:
Avviso Sacro
Fa peccato grave e non può essere assolto
Chi è iscritto al Partito Comunista.
Chi ne fa propaganda in qualsiasi modo.
Chi vota per esso e per i suoi candidati.
Chi scrive, legge e diffonde la stampa comunista.
Chi rimane nelle organizzazioni comuniste: Camera del Lavoro, Federterra, Fronte della Gioventù, CGIL, UDI, API, ecc…
È scomunicato e apostata
Chi, iscritto o no al Partito Comunista, ne accetta la dottrina atea e anticristiana; chi la difende e chi la diffonde.
Queste sanzioni sono estese anche a quei partiti che fanno causa comune con il comunismo.
Decreto del Sant' Uffizio - 28 giugno 1949
N.B. Chi in confessione tace tali colpe fa sacrilegio: può invece essere assolto chi sinceramente pentito rinuncia alle sue false posizioni.
Da che ne sappiamo noi fedeli, ad oggi, non c'è stato nessun decreto che annullasse quello disposto nel 1949. Bergoglio e i suoi amici comunisti sono automaticamente scomunicati senza ombra di dubbio.
Sarebbero sufficienti per oggi queste stramberie di Bergoglio, ma ultimiamo con un altro concetto che è ben chiaro al nostro caro Francesco I, riguardante il peccato originale. Egli dice: "La storia di Adamo ed Eva è solo una metafora. Il cattolicesimo è ormai una religione moderna e ragionevole che ha subito cambiamenti evolutivi. E' giunto il momento di abbandonare l'intolleranza. dobbiamo riconoscere che la verità religiosa si sta evolvendo e cambiando. La verità non è assoluta o scalfita nella pietra. Anche gli atei riconoscono il divino. Dio sta cambiando ed evolvendo come noi stessi. La Bibbia è un bellissimo libro sacro, ma come tutte le grandi opere antiche, alcuni passaggi sono obsoleti. In linea con la nostra nuova comprensione, inizieremo a ordinare le donne cardinali, vescovi e sacerdoti. In futuro spero che avremmo un giorno un papa femmina."
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi confessiamo che nulla potrà fare per la salvezza della propria anima.
Sia lodato Gesù Cristo.
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