Insultare è come uccidere...

INSULTARE E' COME UCCIDERE... e CALUNNIARE E' OPERA SATANICA.


All'udienza generale del 17 ottobre corrente anno, Francesco I ha dichiarato che insultare è un modo di uccidere. Sottolineando che sarebbe importante per ciascun cristiano poter dire : " non insulterò mai nessuno", con questa affermazione evidentemente intende azzittire quei cristiani stanchi delle sue continue eresie. 
Mentre il 15 aprile corrente anno, egli dichiara all'omelia della S.Messa da lui presieduta, che: "La calunnia vuole distruggere l’opera di Dio; la calunnia nasce da una cosa molto cattiva: nasce dall’odio. E chi fa l’odio è Satana. La calunnia distrugge l’opera di Dio nelle persone, nelle anime. La calunnia utilizza la menzogna per andare avanti. E non dubitiamo, eh?: dove c’è calunnia c’è Satana, proprio lui."
Già nel giugno del 2016 aveva commentato un episodio sottolineando che i cristiani hanno un vocabolario molto creativo adoperato per insultare gli altri... forse non si é reso edotto che le sue stravaganze lessicali sono ben più forti delle critiche che gli sono state elargite a riguardo del suo magistero. Critiche, per altro, non imputabili al Bergoglio uomo, ma alla sua ostinata decisione di voler cambiare la dottrina cristiana cattolica apostolica romana.
Ciò che più inorridisce è la scellerata posizione che Francesco I ha preso senza considerare se stesso, si potrebbe dire tranquillamente: "fai ciò che ti dico, ma non fare ciò faccio". Infatti non ricorda le centinaia di insulti e di calunnie che ha usato durante tutto il suo pontificato, nei riguardi  dei veri cristiani. Quelli che non si vogliono modernizzare, quelli che non accettano un papato protestante. Quelli che hanno il dono del discernimento e che Bergoglio non riesce ad infangare. 
Così si auto accusa di vivere affiancato da Satana, sottolineando lui stesso di non dubitare, che dove c'è la calunnia regna il diavolo.
Insulti e calunnie sono all'ordine del giorno, ve ne ricordiamo alcune: 
cristiani rigidi, superficiali, ideologici o vagabondi.  
Cristiani mummificati, vecchie zitelle, fomentatori di coprofagia (questo termine indica un impulso anormale o patologico a ingerire sterco), sgrana rosari. 
Quelli che contano le Ave Maria, cristiani restauratori, trionfalistici,  schiavi della superficialità, mummie da museo, principi rinascimentali. 
Vescovi da aeroporto, cortigiani lebbrosi, cristiani con la faccia da peperone. 
Mostriciattoli cristiani che recitano il Credo come pappagalli, battipanni inquisitori, sacerdoti adulatori e viscidi, remoti, contemplativi, cristiani che soffrono di Alzheimer spirituale, cristiani acqua e sapone. 
Dunque al cristiano viene consigliato di non insultare nessuno, naturalmente questo consiglio non vale per il fanatico Francesco I.
Il vescovo di Roma sta tessendo una ragnatela che lo avvinghia sempre più, intrappolandolo nella rete satanica che lo porterà agli inferi assieme a tutti i suoi seguaci, che naturalmente non siamo noi. Ai cristiani moderni e a quelli tiepidi o freddi, possiamo solo dire di svegliarsi. Smettetela di difendere un uomo che falsamente professa essere cristiano cattolico apostolico romano. Che ha accettato di rinnegare Dio e con scaltrezza sta aiutando la schiera satanica a portare avanti la vendetta dichiarata, fin dagli inizi dei Tempi,  da Lucifero, che per superbia ha perso Dio. È giunta l'ora di comprendere e di lasciare tutte le stravaganze di questa moderna chiesa a chi non crede nella salvezza eterna. Non c'è più tempo per i dubbi bisogna vegliare con le lampade accese e la scorta d'olio.

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