LA TALARE ovvero veste lunga che arriva ai talloni.
Questo è Rolando Rivi, il giovane seminarista ucciso in modo barbaro dai partigiani nel 1945, perché indossava la Talare.
“Studio da prete e la tonaca è il segno che io sono di Gesù”, questo rispondeva ai genitori preoccupati che lo mettevano in guardia da tedeschi, fascisti e partigiani. Il giovane morto a soli 14 anni è da aggiungere ai 130 sacerdoti uccisi in odio alla fede cattolica dai partigiani comunisti, soltanto perché la Talare che indossavano li faceva considerare loro nemici.
Papa Giovanni XXIII a tal proposito era molto rigoroso, tanto da imporre al suo clero, l'uso della sola Talare, al Sinodo Romano che precedette il Concilio Vaticano II, vietando il clergyman.
Papa Giovanni Paolo II nel 1982 disse:
"Inviati da Cristo per l’annuncio del Vangelo, abbiamo un messaggio da trasmettere, che si esprime sia con le parole, sia anche con i segni esterni, soprattutto nel mondo odierno che si mostra così sensibile al linguaggio delle immagini. L’abito ecclesiastico, come quello religioso, ha un particolare significato: per il sacerdote diocesano esso ha principalmente il carattere di segno, che lo distingue dall’ambiente secolare nel quale vive; per il religioso e per la religiosa esso esprime anche il carattere di consacrazione e mette in evidenza il fine escatologico della vita religiosa. L’abito, pertanto, giova ai fini dell’evangelizzazione ed induce a riflettere sulle realtà che noi rappresentiamo nel mondo e sul primato dei valori spirituali che noi affermiamo nell’esistenza dell’uomo. Per mezzo di tale segno, è reso agli altri più facile arrivare al Mistero, di cui siamo portatori, a Colui al quale apparteniamo e che con tutto il nostro essere vogliamo annunciare".
Bergoglio all'incontro con un gruppo di gesuiti, mercoledì 1 agosto 2018, dice:
"Buongiorno. Sono contento di accogliervi. Grazie tante di questa visita, mi fa bene. Quando io ero studente, quando si doveva andare dal Generale, e quando con il Generale dovevamo andare dal Papa, si portava la Talare e il Mantello. Vedo che questa moda non c’è più, grazie a Dio."
Noi possiamo solo ribadire: CHI RIFIUTA L'ABITO RELIGIOSO NEGA IL SACERDOZIO SACRALE. Pertanto senza tante polemiche o giudizi, il prete ci parla di se anche con l'abito. Attraverso quest'ultimo egli ci manifesta la sua Fede.
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