Giovanni 20,21: "Ricevete lo Spirito Santo, a chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi non li perdonerete, non saranno perdonati." 


Il sacramento della RICONCILIAZIONE è l’incontro personale con la misericordia di Dio, un grande dono che ha conquistato per noi Gesù con la Sua morte e Resurrezione.
Attraverso di essa, si riconoscono le nostre miserie e le nostre debolezze, ma  sopratutto riacquistiamo la Grazia. 

Perché sia ben preparata dobbiamo tener presente cinque cose:

1- esame di coscienza: una accurata introspezione dell'anima, che deve essere valutata secondo la Parola di Dio, prima nei confronti di Nostro Signore, poi nel rapporto con il prossimo e con noi stessi;

2- dolore dei peccati commessi: dopo questa autoanalisi, ci deve essere vero pentimento; consapevoli che il peccato ha recato danno all'anima e che attraverso di esso perdiamo la Grazia. Il dolore deve essere interno, ovvero provenire dalla nostra volontà; soprannaturale, perché i motivi devono essere valutati attraverso la Fede; universale, perché comprendono tutti i peccati di quell'anima; sommo, perché si considera il peccato come la più grave offesa a Dio che è il Sommo bene. 

3- proponimento di non più peccare: ci vuole la buona volontà ed è intrinseca con il dolore, non può esistere la prima senza la seconda, anche se il peccato che crea dolore per esso è avvenuto, il proponimento di non peccare più si aggrega alla volontà propria di non cadere in tentazione in futuro.

4- accusa dei propri peccati: bisogna manifestare con sincerità al proprio confessore tutte le colpe. Il Sacerdote in quel momento rappresenta nostro Signore Gesù Cristo e perché purifichi i peccati, si deve essere sinceri: ciò vuol dire non sminuire ne aggravare ma raccontare la realtà; semplici: senza fronzoli inutili che possono distrarre dal vero peccato; umili: convinti del peccato e bisognosi della penitenza che serve per riparare;  prudenti: il linguaggio deve essere rispettoso nei riguardi del Sacramento e del Sacerdote stesso; vocali: la richiesta di riconciliazione deve esser vocale, perché il sacerdote comprenda attraverso la voce se c'è penitenza; integri: tutti i peccati devono essere esposti al confessore.

5- penitenza sacramentale: deve esserci una penitenza, essa aiuta a ricordare il dolore avuto, ripara la pena ma sopratutto eleva l'anima.

Leggete che non ci si può accostare alla riconciliazione con fretta o superficialità, il sacerdote si può anche ingannare ma Dio no!
Possibilmente scegliete lo stesso confessore, vi aiuterà perché imparerà a conoscervi e vi potrà anche aiutare a crescere spiritualmente.




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