DOMENICA GIORNO DI GRAZIE.  «La mia carne è vero cibo  e  il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me (...)» (Gv 6, 55-57)




QUESTA FOTO VI SPIEGA PERFETTAMENTE PERCHÉ IL SACERDOTE DEVE RITORNARE A CELEBRARE GUARDANDO IL TABERNACOLO ASSIEME A TUTTI FEDELI, COME UN TEMPO.
Non avete mai pensato che la domenica è una costante giornata di grazie per noi cristiani cattolici apostolici?
Risultati immagini per la santa messaE' la giornata della Santa Messa, l'Eucarestia domenicale fonda e conferma l'agire del cristiano. Voluta da Gesù, partecipiamo con Lui alla sua venuta sulla terra, al Suo sacrificio per la nostra salvezza, al Suo ritorno al Padre, con le nostre suppliche.

Non partecipare alla Santa Messa della domenica è peccato mortale, e ciò comporta che dobbiamo  confessare la non partecipazione costante. Perciò se incontrate qualcuno che vi dice di essere cristiano ma non praticante, sappiate che davanti a voi non avete un vero cristiano, ma uno che pensa solo alla misericordia di Dio tanto decantata dal Vescovo di Roma.
Di questi tempi in chiesa si vede e si sente di tutto e di più, e non si respira aria di adorazione, ma un esaltare l'uomo che fa il suo dovere. Mentre si dovrebbe entrare nella Casa di Dio, lasciando fuori tutti i pensieri, silenziosamente e con devozione si onora Gesù che è già presente nel Tabernacolo. Si deve partecipare pensando di essere in compagnia della Mamma Celeste, degli Angeli e di tutti i Santi del Paradiso che scendono per adorare Dio con noi. Partecipare attivamente non vuol dire distrazione, canti moderni, chitarre e tamburi, ma silenzio e concentrazione, ogni persona deve trovare un momento intimo in comunione con Gesù. Siamo in Chiesa per trovare Lui, non per mostrare ai paesani abbigliamenti, acconciature e presenze. Al momento dello scambio della Pace, simbolicamente si fa con le persone che abbiamo accanto, non serve girare per la Chiesa a salutare, tutto questo distrae e basta, la pace deve essere nel cuore, la pace con Dio e con tutti gli uomini. Accostarsi alla Santa Comunione consapevoli che Gesù entra nel nostro cuore, attraverso la bocca senza passare per le nostre mani, che non sono consacrate e tanto meno verginali come il ventre di Maria Santissima quando ha concepito Gesù. Un momento di grazia ci avvolge, Gesù è con noi, parliamogli senza paura ma con Fede. Alla fine, dopo la benedizione, un canto di saluto alla Mamma Celeste che con tutti gli angeli accompagna Gesù in Cielo.
Così si vive con Cristo, per Cristo, in Cristo. Amen



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