ARIEL S. LEVI di GUALDO è un sacerdote incardinato, ritenuto brillante, polemista, con buoni studi teologici.
Maggio 2013, precisamente nel giorno 28, questo presbitero viene ripreso pubblicamente con uno scritto dal Mons. Elio Ciccioni, Amministratore della Diocesi di San Marino-Montefeltro e da S.E. Mons. Luigi Negri, Vescovo emerito di tale Chiesa e Arcivescovo di Ferrara–Comacchio, perché "il suo linguaggio è assolutamente inaccettabile, indignitoso e insultante".
In particolare Mons. Negri dichiara di essere intervenuto più volte, affinché il sacerdote modificasse il linguaggio dei suoi interventi: in risposta ci sono stati solo atteggiamenti di arroganza, perciò sono state chieste delle precise decisioni disciplinari e addirittura canoniche, che a quanto pare non sono mai arrivate!!!
ALLORA SI POTREBBE DIRE: MA DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA??????
In un articolo pubblicato su "L'Isola di Patmos", questo sacerdote offende e riprende un Suo "Collega":
In particolare Mons. Negri dichiara di essere intervenuto più volte, affinché il sacerdote modificasse il linguaggio dei suoi interventi: in risposta ci sono stati solo atteggiamenti di arroganza, perciò sono state chieste delle precise decisioni disciplinari e addirittura canoniche, che a quanto pare non sono mai arrivate!!!
ALLORA SI POTREBBE DIRE: MA DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA??????
In un articolo pubblicato su "L'Isola di Patmos", questo sacerdote offende e riprende un Suo "Collega":
"ALESSANDRO MINUTELLA NON È UN MODELLO DI PIETÀ SACERDOTALE CHE I FEDELI CATTOLICI DEVONO SEGUIRE".
A tal proposito, precisiamo che Don Alessandro Maria Minutella ha conseguito il dottorato in teologia dogmatica e il dottorato in storia del dogma cristiano, due lauree a confronto di buoni studi teologici. E il suddetto Ariel continua:
"Quando fosti consacrato sacerdote promettesti obbedienza al Vescovo ed a tutti i suoi successori. Questo ti dovrebbe ricordare che noi siamo chiamati all’obbedienza nella fede, non all’obbedienza nel sentimentalismo e nella emotività. Pertanto, il vero e fedele Sacerdote, non ubbidisce solo al Vescovo che gli piace, che egli ritiene degno o che stima, ma ubbidisce al Vescovo in quanto tale, in quanto Sommo Sacerdote e membro del Collegio Apostolico".
Ma questa ubbidienza, che lascia a desiderare, perchè l'ubbidienza si deve in primis a Dio, e davanti a forti eresie dichiarate, un vero Sacerdote deve, in nome della sua vocazione, riscattare Gesù, vale solo per Don Alessandro?????
Davanti a tante accuse, Don Alessandro è rimasto in silenzio, lasciando che Dio si occupasse di tutto, mentre Ariel S. Levi di Gualdo si è comportato da arrogante.
Chi guarda la pagliuzza negli occhi dei compagni, ma non vede la trave che è nei Suoi.........
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