Myanmar, il Papa con i buddisti: "San Francesco e Buddha sono le nostre guide, basta pregiudizi"


All’ingresso Bergoglio si toglie le scarpe come tutti prima di entrare nella pagoda, e resta con le sole calze nere ai piedi. Molto rispettoso, questo uomo iniquo, ma com'è che davanti alla necessità di togliere i Crocefissi dalle nostre scuole, dai nostri ospedali, per non ledere i non cristiani,  non manifesta questa accorata sensibilità???????????????

«Possano buddisti e cattolici camminare insieme lungo questo sentiero di guarigione, e lavorare fianco a fianco per il bene di ciascun abitante di questa terra» dice Bergoglio, chiedendo di superare «tutte le forme di incomprensione, di intolleranza, di pregiudizio e di odio».

Bergoglio ai vescovi di Myanmar spiega:


L’unità che condividiamo e celebriamo nasce dalla diversità: non dimenticare questo, nasce dalla diversità; valorizza le differenze tra le persone quale fonte di mutuo arricchimento e di crescita; le invita a ritrovarsi insieme, in una cultura dell’incontro e della solidarietà”. Si è forse dimenticato che si trova in luoghi e terre dove i cristiani sono vittime di persecuzione e di discriminazioni????????
 Francesco si è recato al National Martyr’s Memorial, eretto in ricordo dei martiri che hanno donato la loro vita per la guerra di liberazione del Paese nel 1971. 
Qui ha firmato il Libro d’onore e nella colonna dove gli ospiti sono tenuti a definire il loro ruolo, Francesco ha scritto: «Vescovo cattolico romano», non Papa né Sommo Pontefice!!!  Ha partecipato a questa manifestazione in ricordo di questi martiri, ma si è dimenticato che nel 2015 due missionarie cristiane che insegnavano nella loro scuola sono state trovate morte, e che negli ultimi anni sono state distrutte Chiese Cristiane, incendiati villaggi cristiani, e che l'esercito negli stati Chin e Kachin, ha promosso una politica che costringe i cristiani a rimuovere tutte le Croci.  Ma tanto se lo permette anche in Italia cosa volete, anche in quei luoghi si stanno modernizzando!!!

Dhaka, Bangladesh, Bergoglio nel suo primo discorso in questa terra, dichiara: "Nel mondo di oggi, nessuna singola comunità, nazione o Stato, può sopravvivere e progredire nell'isolamento. In quanto membri dell'unica famiglia umana, abbiamo bisogno l'uno dell'altro e siamo dipendenti l'uno dall'altro». Forse questa affermazione la dice perché non si ricorda che l'anno scorso, proprio a Dhaka, sono morte 20 persone e numerose sono rimaste ferite, a causa dell'attentato rivendicato dai gruppi radicali islamici, e che i missionari cristiani, in questi luoghi, per attività pastorali o sociali, dovevano spostarsi accompagnati dalla scorta della polizia e talvolta rinunciare agli spostamenti stessi, perché pericolosi per le loro vite. In contrapposizione a ciò, ha ben sostenuto i Rohingja, un gruppo islamico, affermando: "Nei mesi scorsi, lo spirito di generosità e di solidarietà che caratterizza la società del Bangladesh si è manifestato molto chiaramente nel suo slancio umanitario a favore dei rifugiati affluiti in massa dallo Stato di Rakhine, provvedendoli di un riparo temporaneo e delle necessità primarie per la vita. Questo è stato fatto con non poco sacrificio. Ed è stato fatto sotto gli occhi del mondo intero. Nessuno di noi può mancare di essere consapevole della gravità della situazione, dell’immenso costo richiesto di umane sofferenze e delle precarie condizioni di vita di così tanti nostri fratelli e sorelle, la maggioranza dei quali sono donne e bambini, ammassati nei campi-profughi». 

Anche in questo viaggio Pastorale, tutti sono importanti tranne i Cristiani Cattolici Apostolici. Sembra quasi che questo "uomo iniquo", che si firma vescovo e non Papa, voglia fare di tutta un'erba un fascio... un'unica religione mondiale, un unico governo come da tempo vorrebbe la Massoneria!!!!!!!!

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