LA TRANSUSTANZIAZIONE è la presenza reale del Cristo nel sacramento eucaristico, attraverso il passaggio totale della sostanza del pane e del vino in quella del corpo e del sangue di Cristo in virtù delle parole e dei gesti della consacrazione pronunciate dal sacerdote durante la Messa.




 Abbiamo già parlato di questo argomento, ma visto che è molto importante e che molti Sacerdoti non lo fanno più correttamente, lo riproponiamo, precisando che il codice di Diritto Canonico n°212.3 informa sul diritto/dovere dei fedeli di sottolineare, qualora ci siano degli errori, dove c'è eresia. ("In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi [i fedeli] hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l'integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l'utilità comune e la dignità delle persone").

Durante la Santa Messa, state molto attenti alla Consacrazione Eucaristica, perché non solo le parole, ma anche i gesti sono fondamentali, altrimenti la Transustanziazione non avviene.




All'elevazione dell'Ostia e del Calice, si eleva la Croce di nostro Signore Gesù Cristo, le mani consacrate del Sacerdote, DEVONO ESSERE ENTRAMBE ALZATE, sia per il Corpo, che per il Sangue di Cristo. Tale gesto sta a significare l'unità nello Spirito Santo.
Se il Sacerdote omette tale gesto, alzando solo con una mano, significa che egli non crede nel miracolo di questo dogma!!! 



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